Conferenza di Olinto Domenichini
Introduce
Roberto Bonente
Segretario ANPPIA Verona
Tina Modotti, fotografa di spiccata sensibilità estetica, antifascista perseguitata dai regimi del Vecchio e Nuovo mondo, è una donna che va anzitutto ricordata per la sua geniale attività creativa, esercitata nonostante i condizionamenti imposti dalle drammatiche contingenze storiche che hanno segnato il suo breve percorso di vita. Un destino “cinico e baro” concesse a Tina poco meno di un decennio, fra il 1923 e il 1930, per esprimere il suo estro creativo.
Dopo questo periodo luminoso, la sua esistenza venne confinata in un cono d’ombra connotato da espulsioni ed esili forzati, da violenze e sconfitte e dalla militanza negli oscuri servizi del regime staliniano. La partecipazione alla guerra civile spagnola costituì per Tina un’esperienza traumatica. Non sopravvisse a lungo: morì, il 5 gennaio del 1942, a 45 anni.
Ma «il fuoco non muore», scrisse Pablo Neruda in una lirica a lei dedicata, e il “fuoco” acceso da Tina lo si incontra ancora oggi, non solo ragionando sulle sue passioni politiche, ma soprattutto penetrando col cuore nel magico bianco e nero delle foto che raccontano il fascino degli oggetti e l’umiliazione dei diseredati, la nobiltà dei volti e la candida eleganza di un giglio.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Si prega di accedere alla Sala almeno 20 minuti prima dell’inizio
La presentazione sarà trasmessa in diretta Streaming Live
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