L’incanto della poesia.
Le figure femminili nell’Odissea

15 maggio 2025 | Ore 17.00

tradotta da Ippolito Pindemonte

Il Corso si propone di far rivivere la bellezza femminile esaltata da Omero e rilevata dal raffinato traduttore Ippolito Pindemonte, socio emerito della Società Letteraria.

VENERE

Vestita dalle Grazie

(Ottavo incontro)

Coordinatrice

Elisabetta Zampini

Relatore

Ernesto Guidorizzi

Era la dea che amava l’amore, ed amica del sorriso splendeva. S’era fermata in un bosco sacro, ricco di fronde. Deterse le furono le membra leggiadre dalle Grazie, ossia dalle figure divine, le quali esprimevano l’armonia e la bellezza. Di fragranza cosparsero le membra delicate di Venere e l’adornarono della bella veste e del manto meraviglioso.
E Venere amò la poesia.

“Nell’acqua chiara”
Amore, Bellezza e Grazia

Anonimo (XIV sec)
Stella Splendens (Virelai strumentale)

Guillaume Dufay (Fine sec. XIV-1474)
Vergine bella (madrigale)

Anonimo (XIII sec)
S’on me regarde (Motteto strumenale)

Jacopo da Bologna (ca. 1335-1355)
Non al suo amante (Madrigale)

Josquin Desprez (ca. 1440-1521)
Mille regretz (Chanson)

Vincenzo da Rimini (XIV sec)
Nell’acqua chiara (Caccia)

Comes Amoris Consort”
Chiara Bertolotti, Canto
Claudia Pasetto, Viola da gamba tenore
Claudia Del Bello, Viola da gamba bassa
Mario Filippini, Viola da gamba bassa
Alessandro Gonfiantini, Liuto

Direttore Claudia Pasetto

Programma del ciclo di incontri

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Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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