Le leggi antiebraiche del 1938 Avvocati e magistrati fra legalità e giustizia

26 novembre 2018 | Ore 17.30

Saluti

Daniela Brunelli

Presidente della Società Letteraria di Verona

Con la partecipazione di

Bartolomeo Costantini

Magistrato

Nico Pirozzi

Giornalista – Coautore di Una storia sbagliata, Edizioni dell’Ippogrifo, Napoli, 2018

Alessandro Rigoli

Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Verona

Bruno Carmi

Già Presidente della Comunità ebraica di Verona

Gran parte degli italiani non ebrei, dopo il 1945 ha ritenuto di omettere la consapevolezzadella radicale svolta operata dal fascismo con le leggi del 1938, di fare come se ciò che era stato non fosse stato. Ma questo atteggiamento può cancellare la conoscenza della storia, non la storia stessa.

(Michele Sarfatti, storico, in Razza e in Giustizia, Gli avvocati e i magistrati al tempo delle leggi antiebraiche, Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano, Roma, 2018 )

Se – oltre la consueta retorica delle commemorazioni – s’intende fare seriamente i conti con la strategia di persecuzione dei diritti e delle vite degli ebrei da parte dello Stato italiano, è necessario che si eserciti la memoria “attiva” secondo i principi di verità, etica e responsabilità.

(Giovanni Canzio, già presidente della Suprema Corte di Cassazione, ibidem).

Mai come oggi, un volume come questo è necessario. Già il titolo, Razza e inGiustizia, richiama alla mente di chiunque lo avrà tra le mani le barbarie delle leggi razziali. Vennero approvate nel 1938 e la Camera dei deputati del Regno d’Italia si espresse all’unanimità nel convertire i decreti che avevano introdotto le norme razziste e antiebraiche.

(Andrea Mascherin, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, ibidem).

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Si prega di accedere alla Sala almeno 20 minuti prima dell’inizio
La presentazione sarà trasmessa in diretta Streaming Live
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