GINO BELTRAMINI
nella cultura veronese del secondo Novecento

13 giugno 2024 | Ore 17.30

Saluti

Daniela Brunelli

Presidente della Società Letteraria di Verona


Intervengono

Lorenzo Reggiani

Giornalista

Giancarlo Volpato

Docente universitario

Gino Beltramini (1908 – 1983) Letterato, studioso, giornalista; si laureò – studente lavoratore – a Padova, nel 1934, in Lettere moderne con una tesi su Garibaldi scrittore e dall’anno successivo insegnò costantemente all’Istituto “Alle Stimate” sino al 1944, anno in cui abbandonò la scuola: una decisione della quale, con pudore e riservatezza, non volle mai parlare. Collaborò a “L’Arena” per quasi tutta la vita, dette avvio – assieme a Bruno De Cesco – alla casa editrice “L’Albero” e nel 1948 fondò, con Lanfranco Vecchiato ed Emilio Giacometti “Vita veronese”. La Patria piccola – com’egli amò definire la sua Verona – era il luogo per amare la Patria grande; sarà opportuno, almeno, citare la collana “Le guide” che fece conoscere tutti i centri della provincia oltre ad alcuni studi storici di indubbio valore. Collaborarono con lui Raffaele Fasanari, Mario Maimeri e Gianni Faé. Bepo Spela (al secolo Giuseppe Barni) nel 1948 fondò il “Cenacolo della poesia vernacola veronese” e Beltramini fu l’anima di questa istituzione della quale, poi, tenne la presidenza per lungo tempo. (Tratto da G. Volpato in L’angolo dei profili veronesi)


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