Il restauro
La sede

Società Letteraria
di Verona

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L'attività culturale 
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Gli organismi sociali

La mappa del secondo piano, oggetto di un profondo intervento di restauro

   

 

 Agli inizi degli anni Novanta, lo stato di conservazione dell’edificio ova ha sede la Società Letteraria si presentava piuttosto grave.

Nel piano nobile, i bagni erano in condizioni disastrose, i muri e le sale erano scrostate, i pavimenti consunti e rattoppati, l’impianto di riscaldamento obsoleto.

Nel piano superiore, destinato a deposito libri e giornali, parte del tetto era ascoperto, con gravissimo rischio per il prezioso patrimonio librario ed emerotecario, i muri divisori erano fatiscenti, le solette in più punti sfondate, in altri punti il pavimento traballava, le scaffalature apparivano malferme e insicure. Più di 40 mila volumi, fra i quali alcune pregiate collezioni emerotecarie ottocentesche giacevano accatastate in un magazzino comunale.

Alcune immagini testimoniano la situazione del secondo piano

 

 


Sala A


Sala B

Sala C

Sala D

Sala E

Sala F

Sala G

Sala G

Si imponeva perciò una decisa azione di restauro.

La cronistoria dei lavori di ristrutturazione eseguiti in questi anni è suddivisibile, molto schematicamente, in tre fasi.

FASE A) (1982-1985)

La prima, collocabile all’incirca negli anni che vanno dal 1982 al 1985, ha visto l’effettuazione di una serie di interventi, che hanno riguardato la ristrutturazione completa delle tre sale adiacenti alla vecchia Sala del Consiglio,  recuperate all’uso sociale e destinate, rispettivamente, ai soci e alla Presidenza.

 

FASE B) (1985-1992)

La seconda, che ha interessato gli anni immediatamente successivi, fino al 1992, è consistita nella demolizione e rifacimento dei vecchi bagni; nella ristrutturazione, al piano superiore, di alcune sale destinate a deposito libri, che hanno così potuto accogliere i 40 mila testi fino ad allora ospitati nel magazzino comunale di via Bertoni; nel rifacimento dei solai.

FASE C) (1996-1999)

La terza, iniziata nel 1996, con la supervisione dell’architetto Giovanna Menegazzi, ha portato, fra le altre cose, al rifacimento dell’impianto di riscaldamento, ad ulteriori interventi di rinsaldamento dei solai, al nuovo pavimento a “terrazzo veneziano” di Sala Montanari e a tutta una serie di miglioramenti ad infissi, intonaci, coperture ed all’acquisto di numerose infrastrutture necessarie per il buon funzionamento delle sale.

 FASE D) (2000-2003)

La quarta fase è quella che sta portando al termine dei lavori di ristrutturazione. I più significativi riguarderanno, al piano nobile,  la definitiva messa a norma delle misure di sicurezza, la realizzazione di una scala esterna antincendio, l’adeguamento dei servizi igienici alle esigenze delle persone con difficoltà motorie;  nel piano superiore, il consolidamento delle strutture verticali e orizzontali e di copertura, la completa manutenzione degli intonaci, il rifacimento parziale della pavimentazione, la realizzazione dei servizi, la ricostruzione dei tramezzi come da progetto ed il completamento dell’attuale sottotetto in canniccio da  ristrutturare e sostituire completamente.